Sono due notti che non dormo
Gioco a tre sette e mi perdo
In quel torpore esistenziale
Del nostro letto senza il tuo colore
Io non mi pento di ciò che è stato
Perché non c'è giorno che abbia vissuto
In cui non ci sei stata tu
Mio Dio
Ho bisogno del suo sapore
Una confessione della donna che mi ha amato e che io amerò
Non ho più certezze
Dopo averla vista altrove
A rivolgere parole a un passante è più facile
E come si sta nei respiri altrui?
È il desiderio quello di legarti
Se tu credi in ciò che dico cos'altro pretendi
Fidati, fidati, fidati di chi
Fidati, fidati, fidati di me
Fidati, fidati, del primo che ti capita a bersaglio
Sono due giorni che non mangio
Niente di peggio di questo dubbio
Parlami di quando ti ho conosciuta al Gran Mirò
Voglio vedere se nei tuoi occhi
Luccica ancora quel bagliore
Che tanto riusciva ad accendermi
Non so dove trovare la certezza
Non so se volere una risposta
Dai tuoi larghi occhi più sinceri
E ho voglia di spaccare
Quell'ampolla di ricordi
Contro il muro della sazietà
E come si sta nei respiri altrui?
È il desiderio quello di legarti
Se tu credi in ciò che dico cos'altro pretendi
Fidati, fidati, fidati di chi
Fidati, fidati, fidati di me
Fidati, fidati, del primo che ti capita a bersaglio
E come si sta nei respiri altrui?
È il desiderio quello di legarti
Se tu credi in ciò che dico cos'altro pretendi
Fidati, fidati, fidati di chi
Fidati, fidati, fidati di me
Fidati, fidati, del primo che ti capita a bersaglio