Omega
Trascorreva in corridoio l'ultimo giorno ufficiale
Assorto sul tempo residuo da umano formato
Sulla testa un alveare incandescente appeso
Indebolì la sua idea inaccessibile di tempo
Imprecisa parabola inutile
Gelatina sapida su galassie inesplorabili, appare in uno stretto perimetro
Imprigionando in sé ogni verde brivido
Corpi larghi aperti al muro, gocce nel corto circuito
Venduto ogni cruccio etico
Omega
Ormai somma di nomi, ormai somma di cifre, secondi per pietre in bilico