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Waiting (feat. Messia & Kyodo) Video (MV)




Performed By: Baxter Kelevra
Length: 3:49
Written by: Alberto Pizzi, Manuel Simoncelli, Mikhail Papignani
[Correct Info]



Baxter Kelevra - Waiting (feat. Messia & Kyodo) Lyrics




Per cambiare il futuro
Guardare più a fondo
Cambiare noi stessi
Per cambiare il mondo
E quante volte l'hai pensato
Io ci penso ogni giorno
L'anno zero
Il punto di partenza
Di un viaggio senza ritorno
E' inutile che ti illudi
Non conta quanto ne discuti
Conta solo il sangue che ci sputi
Certi concetti gli ho ripetuti
Come una mantra
Spremuti e mantenuti
Nella vita come nella carta
Tutto cambia,tranne gli ordini e le gerarchie
Cambia l'asse le masse e le loro utopie
Il tempo dell'attesa è scaduto
Non porti indietro sta lancetta di un minuto
Chiaro che o ti muovi o sei perduto
A volte lo scenario è cupo
Spesso questo mondo è crudo
Te lo ricorda ogni colpo ricevuto
Quanto hai combattuto,quanto ci hai creduto
Se ci sei benvenuto
Altrimenti ,ti saluto

Da quanti anni aspetto che le cose cambino?
Ma ogni giorno torno a indossare lo stesso abito
Lo spolvero di tanto in tanto, mi sento rinato
Poi torno a mescolare lacrime al latte macchiato
Solita routine, solite abitudini
Luoghi e persone a cui sorriiidi e reputi inutili
Lontano da ciò che sei, da ciò che desideri
Tu il solo sulla vetta di una torre, piena di spifferi
E discendere è affrontare quei terreni paludosi
Nuovi orizzonti, è faticare e valicare i monti
Trovando compagni curiosi, e ruoli scomodi
Cercando nuovi valori, togliendoli ai preziosi
Essere più miseri, più liberi
Siamo esseri piccoli ma ricchi di picchi di superbia
Mutare il gruppo, credendo il mondo non mi serva?
Mutare subito, prima che si perda tutto

Attesi,nemesi fra antitesi e tesi
Ascoltando nitidi sibili
Incomprensibili d'ombre cinesi
Lividi acrilici su pareti
Scompaiono, si fan simboli vividi
Ed oltre i limiti intesi che è meglio fare un errore
Che restare sospesi in stasi
Quando tremano basi non bastano i quasi analgesici d'esili però
Dipinti in visi insensibili di insipidi divi
Che si fanno infimi quando lo show
Finisce l'inganno svanisce
Sfinisce il vanto di bisce
Che ambisce al podio e assopisce
Stimoli e brividi spesi in dosi d'odio
Illusioni in otri d'oro
Fra vicoli bivi e dedali illesi
Il senso corre senza redini
Il tempo trascorre seguimi
Senza guardarti indietro raccoglierai ciò che semini
Fra dubbi e bisbigli flebili so che il giusto non cerca colpevoli
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Per cambiare il futuro
Guardare più a fondo
Cambiare noi stessi
Per cambiare il mondo
E quante volte l'hai pensato
Io ci penso ogni giorno
L'anno zero
Il punto di partenza
Di un viaggio senza ritorno
E' inutile che ti illudi
Non conta quanto ne discuti
Conta solo il sangue che ci sputi
Certi concetti gli ho ripetuti
Come una mantra
Spremuti e mantenuti
Nella vita come nella carta
Tutto cambia,tranne gli ordini e le gerarchie
Cambia l'asse le masse e le loro utopie
Il tempo dell'attesa è scaduto
Non porti indietro sta lancetta di un minuto
Chiaro che o ti muovi o sei perduto
A volte lo scenario è cupo
Spesso questo mondo è crudo
Te lo ricorda ogni colpo ricevuto
Quanto hai combattuto,quanto ci hai creduto
Se ci sei benvenuto
Altrimenti ,ti saluto

Da quanti anni aspetto che le cose cambino?
Ma ogni giorno torno a indossare lo stesso abito
Lo spolvero di tanto in tanto, mi sento rinato
Poi torno a mescolare lacrime al latte macchiato
Solita routine, solite abitudini
Luoghi e persone a cui sorriiidi e reputi inutili
Lontano da ciò che sei, da ciò che desideri
Tu il solo sulla vetta di una torre, piena di spifferi
E discendere è affrontare quei terreni paludosi
Nuovi orizzonti, è faticare e valicare i monti
Trovando compagni curiosi, e ruoli scomodi
Cercando nuovi valori, togliendoli ai preziosi
Essere più miseri, più liberi
Siamo esseri piccoli ma ricchi di picchi di superbia
Mutare il gruppo, credendo il mondo non mi serva?
Mutare subito, prima che si perda tutto

Attesi,nemesi fra antitesi e tesi
Ascoltando nitidi sibili
Incomprensibili d'ombre cinesi
Lividi acrilici su pareti
Scompaiono, si fan simboli vividi
Ed oltre i limiti intesi che è meglio fare un errore
Che restare sospesi in stasi
Quando tremano basi non bastano i quasi analgesici d'esili però
Dipinti in visi insensibili di insipidi divi
Che si fanno infimi quando lo show
Finisce l'inganno svanisce
Sfinisce il vanto di bisce
Che ambisce al podio e assopisce
Stimoli e brividi spesi in dosi d'odio
Illusioni in otri d'oro
Fra vicoli bivi e dedali illesi
Il senso corre senza redini
Il tempo trascorre seguimi
Senza guardarti indietro raccoglierai ciò che semini
Fra dubbi e bisbigli flebili so che il giusto non cerca colpevoli
[ Correct these Lyrics ]
Writer: Alberto Pizzi, Manuel Simoncelli, Mikhail Papignani
Copyright: Lyrics © O/B/O DistroKid


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