Sveglio la notte e la mattina prende un'altra forma
La luna un po' storta, in corpo il post sbornia
Sto bevendo tanto da dimenticare
Che due bilance calibrate male
Avranno sempre forze contrapposte
Non so se riempirò il posto, o il vuoto ancora quanto duri
È stufo il muscolo, rinchiuso dentro cinte, innalza muri
Era più semplice quando eri un po' più semplice
Donavi ciò che avevi ed eri e ricevevi briciole
Sì, era più semplice
Ora se penso alle storie incise su quella panchina
Mi assale un po' di nostalgia
Che tanto sono tutte uguali, cambiano le mani
E qualche frase in più di circostanza
Tra una guancia rossa e l'altra
Ma anche se cambiano le mani si sfiorano tali e quali
Ti-mide ed elettriche, con un proiettile nel cuore
Chissà quante volte ti ho incrociata
Mentre mamma mi spingeva
Già allora ti avrei guardata, ma la culla è alta
Mi accontento della culla delle braccia
E già mi sento a casa
Chissà le volte che ti ho incontrata
Mentre mamma mi spingeva allora ti avrei guardata, ma la culla è alta
Io mi accontento del ricordo delle tue braccia
E me ne torno a casa