Guardami prendere il largo sopra una barca fatta di mattoni
Guardami andare giù a fondo, annegare, parlare tra trote e tritoni
Lasciami stare stanotte, non voglio sentirti più tra i miei pensieri
Lasciami qui a fare a botte, ora voglio distrarmi, non pensare a ieri
Tu come tante mi hai detto stavolta è il momento che impari a nuotare
Io come sempre ho risposto va bene, ti credo ma non mi pressare
Certo ho provato, che credi? Son anni che provo a restare al mondo
Ci provo, ci provo, lo giuro, ma appena mi fermo poi vado giù a fondo
Perso, mi perdo ogni volta dentro a labirinti di carta di riso
E passo attraverso una strada che pare sia stata da tempo decisa
Vorrei dare fuoco a 'sta nebbia ma cieco non so neanche dove colpire
E l'acqua mi prende la gola, sento i colori intorno sbiadire
Lascia guidare i pensieri se le tue parole ci rendon banali
Il tuo nome si stacca dal ventre, abbandona il cuore e sulle labbra muore
Il suo seme mi cresce nel petto, vene ed arterie descrivon l'aspetto
Ogni parola è un segno imperfetto, descrive l'essere, non il difetto
I gesti completano l'atto, l'enfasi esalta l'impatto
Lei è già schiava, di cosa?
Suoni nell'aria confortan l'attesa